Call of Duty Player ha citato in giudizio con successo Activision per sollevare il divieto ingiusto nel gioco

Feb 27,25

Un giocatore dedicato, B00lin, ha condotto una battaglia legale di 763 giorni contro Activision per ribaltare un divieto di vapore ingiustificato. Il loro arduo viaggio, meticolosamente documentato in un post sul blog, mette in evidenza una lotta David-contro-Goliath contro un gigante dei giochi.

Il divieto derivava dalla partecipazione di B00lin a Call of Duty: Modern Warfare 2 Beta, dove suonarono per oltre 36 ore nel dicembre 2023. Inizialmente licenziato come un problema tecnico, il rifiuto di Activision di sollevare il divieto ha spinto B00lin in azione.

Call of Duty player successfully sued Activision to lift unfair ingame banImmagine: Antiblizzard.win

Il forte rifiuto di Activision di fornire prove di imbrogli, citando protocolli di sicurezza, ha ulteriormente alimentato il conflitto. Anche la richiesta di B00lin di dettagli apparentemente innocui, come il nome del software contrassegnato, è stata negata.

Il successivo caso giudiziario esposto la mancanza di prove concrete da parte di Activision contro B00lin. La decisione della Corte, favorendo B00lin e ordinando Activision per coprire le spese legali e sollevare il divieto, è finalmente arrivata all'inizio del 2025, sottolineando l'importanza di sfidare le pratiche ingiuste nel settore dei giochi. Questa vittoria funge da testimonianza della perseveranza di B00lin e una storia di cautela per le aziende che impiegano misure anti-cheat eccessivamente aggressive.

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